Gualtieri al Sistina

Roma, 14 settembre 2021

La riduzione del peso fiscale delle imposte comunali che gravano sui Teatri, lo snellimento delle procedure burocratiche per i permessi per la realizzazione di spettacoli teatrali, la riorganizzazione del trasporto pubblico cittadino per permettere la fruizione dei luoghi dell'intrattenimento; e poi il recupero dei tanti spazi cittadini non utilizzati o lasciati nel degrado da destinare alla fruizione o alla creazione artistica, la creazione di misure che incitino e sostengano una nuova fruizione finalmente in presenza, soprattutto pensando ai giovani. Infine, la possibilità di avere in quello che sarà il nuovo primo cittadino della Capitale (e nella sua amministrazione) un interlocutore finalmente presente, attento alle esigenze di imprese, lavoratori e spettatori. Sono alcuni dei temi che l'ATIP -Associazione Teatri Italiani Privati ha portato oggi sul palco del Teatro Sistina dove questa mattina si è svolto il secondo incontro, dopo quello avuto giorni fa con Carlo Calenda e in attesa di quelli con Enrico Michetti e Virginia Raggi, tra il candidato sindaco Roberto Gualtieri e i rappresentanti di imprese, produzioni e istituzioni che operano nello spettacolo dal vivo, nel cinema e nell'audiovisivo. In rappresentanza dell'ATIP, Michele La Ginestra, lamentando in questi anni la "mancanza di un'interlocuzione con l'istituzione capitolina", ha ribadito la necessità di "migliorare i trasporti cittadini e superare cavilli burocratici e gabelle, come la TARI pagata dai teatri anche durante la chiusura". "L'estate romana di fatto è scomparsa e nel centro storico è impossibile il carico e lo scarico merci senza incorrere in multe", ha proseguito l'attore, che a Gualtieri ha chiesto anche di conoscere il nome del prossimo assessore alla cultura e quale sarà il destino del Teatro Valle. Per Monica Savaresi, delegata ATIP produzioni, la città di Roma ha "perso la propria vocazione nazionale e internazionale: la città è vista dagli operatori del settore come un luogo in cui si perdono e non si fanno i soldi. C'è bisogno di snellire la burocrazia e lavorare in sinergia tra pubblico e privato, oltre a istituire nuovi grandi spazi per gli spettacoli accanto all'Auditorium". "E' evidente che una città in cui non ci sono teatri è più povera da tutti i punti di vista. Il tema va affrontato come emergenza, capendo ciascuno cosa può fare", ha detto nel suo intervento il candidato Sindaco, "il Comune deve svolgere ruolo centrale. Serve un insieme di politiche, dai trasporti che potrebbero essere aperti 24 ore su 24 durante i weekend e avere l'orario serale prolungato, più luce e pulizia nelle strade e maggiori servizi di prossimità". "Dopo la pandemia serve un sostegno straordinario per incentivare il consumo in presenza con iniziative di supporto per la tariffazione integrata", ha concluso, aggiungendo in merito alla concorrenza sleale del Comune che "l'istituzione pubblica per gli spettacoli non deve scendere sul commerciale".